Scopri l'offerta di attività e animazioni didattiche per le scuole.
Il Museo della pesca di Caslano offre – oltre a visite guidate alla collezione permanente – programmi di mezza o una giornata alla scoperta della biologia delle acque dolci. Le animazioni sono condotte da Maurizio Valente, curatore del museo e pescatore, e Cristiana Barzaghi, biologa e divulgatrice scientifica.
I programmi si adattano alle esigenze di ogni età: • Il giocapesce – SI • Pesciolini al museo – SE 1° ciclo • Sott’acqua coi pesci – SE 2° ciclo • Sul fiume con l’anguilla Priscilla – SE • Biologia delle acque dolci – SM • Ecologia ed ecosistemi acquatici – SM • Il tesoro sommerso – SE e SM
Per informazioni e prenotazioni: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. 091 606 63 63 www.museodellapesca.ch
Il Museo del Malcantone e quello della pesca riaprono il 7 marzo 2021.
Nella speranza che ciò costituisca la prima tappa di un lento ritorno alla vita normale, il Consiglio federale ha concesso ai musei svizzeri di riaprire le porte dal 1 marzo. Volendo dare un segnale di positività, l’Associazione Museo del Malcantone ha quindi deciso per la riapertura anticipata delle sue due sedi di Curio e Caslano e non aspettare, come di consueto, la Domenica delle Palme.
Visite guidate di gruppo non saranno possibili per le persone nate prima del 2000, mentre dovranno essere rispettate le consuete misure di protezione (mascherina, disinfezione delle mani, distanza,…) e il numero dei visitatori sarà limitato.
Purtroppo, dopo che il ricco il programma invernale di incontri è stato forzatamente azzerato, non è ancora possibile stabilire quando si potrà ritornare a incontrarci. Si spera che almeno per il prossimo autunno inverno ci siano le condizioni per ripartire con “L’Accademia degli zoccoli” o “Mondi sommersi”. Forse, in modalità da definire, il maggio sarà possibile organizzare qualcosa in occasione della “Giornata dei musei” del 16 maggio, quest’anno dedicata al tema “Musei per ispirare il futuro “.
Ricordiamo che il Museo del Malcantone sarà aperto il mercoledì e la domenica dalle 14.00 alle 17.00, quello della pesca il martedì, il giovedì e la domenica con gli stessi orari. Visite fuori orario sempre possibili su appuntamento.
11 musei itineranti: l’Etnorama è pronto ad accogliere il pubblico
L’Associazione musei etnografici ticinesi (Amet) comunica che sono terminati i lavori per la realizzazione dell’Etnorama, un progetto convergente in cui sono rappresentati gli undici musei della rete. Lo scopo principale dell’iniziativa è di veicolare un’immagine aggiornata dell’offerta degli istituti, sempre più impegnati in tematiche e attività d’interesse per la popolazione residente e per i turisti. L’allestimento itinerante è visitabile dal 14 aprile 2021 a Bellinzona.
Creata nel 1979, l’Associazione dei musei etnografici ticinesi (Amet) riunisce 11 musei distribuiti in tutti i Distretti del Cantone Ticino. Per sottolineare l’importanza del lavoro in rete e per rinnovare l’immagine di questi poli d’eccellenza, l’Amet ha lanciato un progetto di comunicazione comune che ha permesso di realizzare l’Etnorama.
L’Etnorama è un’installazione itinerante che comunica l’idea del museo come capsula del tempo che mette in connessione il passato (la collezione del museo) con il presente (il pubblico dei musei) e ne tramanda la conoscenza alle generazioni future.
L’installazione assume un ruolo d’ambasciatore che presenta in modo inaspettato ed innovativo le attività proposte dalle sedi: un viaggio nello spazio e nel tempo di particolare rilevanza nel contesto dell’apertura della galleria di base del Monte Ceneri.
Nel corso del 2021 l’Etnorama sarà collocato in diverse piazze e luoghi significativi del Cantone Ticino, a dipendenza dell’evoluzione della situazione sanitaria. La prima tappa è a Bellinzona, nel parco che unisce l’Istituto cantonale di economia e commercio alla Biblioteca cantonale di Bellinzona; il pubblico potrà seguirne il viaggio dalla pagina del sito Etnorama. Dal 2022 il perimetro geografico sarà idealmente allargato all’asse Zurigo-Milano.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Roland Hochstrasser, Presidente - This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. - Tel. +41 78 737 54 49 Lorenzo Sonognini, Capo progetto - This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. - Tel. +41 78 751 31 68
«Sicché nella coda sembra confluire, concentrata in un solo punto, la smisurata forza di tutta la balena» Hermann Melville, Moby Dick
UNA BALENA AL MUSEO DELLA PESCA
Cosa ci fa la gigantesca coda di una balena nel giardino del Museo della pesca di Caslano? Non è un pesce ma un mammifero, vive nei mari e negli oceani, non nel Ceresio, e comunque non ha l’abitudine di tuffarsi nei prati. La sua collocazione, che suscita sorpresa per l’inconsueta scena, non vuole solo richiamare visitatori al Museo. Simbolo universale, che popola da tempi remotissimi i miti di molte civiltà - africane, polinesiane, lapponi - la balena assume di volta in volta connotati salvifici o annuncia imminenti sventure. La cosmogonia islamica la colloca alla base della Terra, generatrice con i suoi movimenti dei terremoti. La Bibbia la menziona nella Genesi («E Dio creò grandi balene»), mentre nella vicenda di Giona, che viene inghiottito e liberato dopo tre giorni, si può leggere il passaggio dallo stato di oscurità verso la rinascita e il rinnovamento. Proprio su questi ultimi aspetti, questa strana e poderosa coda fuori dal suo contesto naturale dovrebbe indurci a riflettere. Consideriamo dunque la forza della natura con la quale siamo e saremo obbligati a confrontarci e la necessità sempre più pressante per tutta l’umanità di rinnovarsi trovando modalità di vita rispettose di tutto e di tutti, pena la sua tremenda vendetta.
Opera realizzata da CLAB (Laboratorio Creativo della Città di Lugano) dagli artisti Stefan Ferretti e Alex Dorici nell'ambito di Arte Urbana Lugano (la si ricorderà galleggiare di fronte alla Rivetta Tell in occasione di LongLake Festival 2014), è stata messa a disposizione del Museo della pesca dalla Divisione Eventi e congressi della Città di Lugano. Oltre al prestatore, si ringraziano per la collaborazione il Comune di Caslano e Donato Montemarano, costruzione e manutenzione giardini, Pura.
Oltre alla visita della collezione permanente, il museo offre vari percorsi dedicati ai ragazzi delle scuole, accuratamente bilanciati per le diverse fasce di età: scuola dell’infanzia, scuole elementari I e II ciclo, scuole medie – settimane verdi e campi estivi compresi. Le animazioni sono condotte da Cristiana Barzaghi, biologa da sempre appassionata di acque e pesci, e Maurizio Valente, curatore del museo, pescatore e profondo conoscitore del lago e della sua storia.
I programmi sono densi di scoperte e curiosità senza risultare nozionistici: le spiegazioni sono sempre alternate a giochi, immagini e filmati, esperienze sensoriali, musica, disegno, attività di laboratorio e di ricerca. Seguendo i principi della pedagogia attiva, i ragazzi vengono coinvolti direttamente e in modi diversi, mantenendo sempre viva la loro attenzione.
Per fornire un’esperienza completa, abbiamo deciso di integrare le proposte svolte all’interno del museo con un’animazione all’aria aperta: accompagneremo le classi alla scoperta delle acque dolci – lago e fiume – coinvolgendo i ragazzi in varie attività ludico-scientifiche, opportunamente adattate al loro livello e alla loro capacità di attenzione. L’educazione ambientale in natura è un ottimo mezzo per entusiasmare i giovani a osservare, apprendere e socializzare – includendo anche chi in classe ha difficoltà di concentrazione.
Per gli insegnanti interessati a trattare durante l’anno scolastico il tema dei laghi, dei fiumi e dei loro abitanti, offriamo anche la possibilità di creare insieme un percorso a più tappe dove vi affiancheremo, sia in aula che in museo che in natura, per esplorare in maniera completa l’argomento – fornendovi anche tutto il materiale necessario.